
lancio allora l'incipit con due righe d'impressione (e speriamo non facciano "impressione" per come sono scritte) sul film INTO THE WILD, che vede il grande Sean Penn impegnato a creare con la macchina da presa. inizio con un "mi è piaciuto", ma sconsiglio lo spettacolo in seconda serata onde evitare fasi REM in piena visione di film. a chi piace la natura selvaggia come luogo per ritrovare non solo se stessi, ma anche il fondamento della propria umanità...questo è il film che abbraccia in toto il vostro punto di vista. storia vera, romanzata senza eccessive sviolinate, vede però il protagonista un po' santone guaritore delle anime, un po' asceta e mistico dei tempi postmoderni. se dobbiamo proprio essere pignoli (e io "pigna" lo son per vocazione), mi ha deluso sotto un certo aspetto. diviso tra il voler condannare le inettitudini della società moderna, e il mostrare la piccolezza umana alle prese con una natura che ha espulso l'uomo dalle sue leggi e dalla sua essenza, la narrazione ha finito per non sviscerare nessuno dei due temi. e così alla fine risulta un protagonista che parte per redimere l'essere umano dalle sue degenerazioni e finisce per sembrare solo un paranoico ragazzino che va in crisi per due genitori poco sensibili. bisogna dire che ho particolarmente apprezzato le scelte stilistiche: sia in alcuni virtuosismi di forma, sia per come è stata condotta la narrazione.
3 commenti:
delirio post esame di diritto :o)
Tutta sta roba in un film solo??? O_o
Cmq consiglio Asterix alle olimpiadi... :p
Ottima idea...
attendiamo che adesso qualcuno segua il tuo esempio.
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